Car* Fattorin*,
se Amy non ha sbagliato a calcolare la traiettoria di uscita dal wormhole H37O23 questa lettera dovrebbe essere arrivata nel tuo zaino termico intorno alle 7:47 del 26 marzo 2021. Una data molto speciale per voi fattorini – forse in Italia si usa dire “rider” – dato che è il giorno del #NODELIVERYDAY: la grande mobilitazione nazionale per rivendicare alcuni diritti fondamentali come quello alla sicurezza, ad un salario dignitoso, al riconoscimento come lavoratori essenziali dopo più di un anno di pandemia durante il quale il baricentro della vita delle persone si è avvicinato al salotto di casa.
Capisco la vostra situazione dato che fino al 31 dicembre del 1999 sono stato un fattorino – in realtà mi occupo ancora di spedizioni ma sarebbe una storia troppo lunga da spiegare – ed anche se non ho vissuto la gig-economy delle consegne a domicilio, ho letto sui libri di storia come funzionava questo metodo di sfruttamento e di come la vostra lotta sia riuscita a scardinare il sistema. La protesta dei fattorini come scintilla per smascherare una narrazione di tecnologia asettica e pulita oppure, come suggerisce Lord Mordicchio: per fare collassare il futuro immaginato da Kubrick nel 1968 – quello di HAL9000 virginale e senza un granello di polvere e per cui gli esseri umani sono solo un impedimento – sulle visioni apocalittiche delle sorelle Wachowsky del 1999 – dove la “matrice” è un complesso bio-tecnologico che ha bisogno di sfruttare l’essere umano per poter funzionare. La tecnologia e l’automazione che hanno liberato una parte della società da molte fatiche fisiche, hanno ancora bisogno dell’uomo – imperfetto ma duttile – nell’ultimo passaggio, l’ultimo miglio.
Questo messaggio è per dirti di non mollare e di non arrenderti, anche se sarà una battaglia dura, alla fine riuscirete a dare la spallata e sfondare i muri dell’indifferenza e dell’ipocrisia. Questo avverrà una decina di anni prima della sostituzione da parte delle macchine perché sarete riusciti a responsabilizzare e portare dalla vostra parte i consumatori.
Vicino a te nella lotta,
Philip J. Fry
[New York – 26 marzo 3001]
P.S. Le macchie di birra sul foglio sono colpa di Bender.
Questo contenuto è apparso precedentemente sulla newsletter di Starcrash
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