Il Circolo è ormai chiuso dal 23 febbraio. Siamo stati tra i primi a decidere di chiudere, quando a nessuno – noi compresi – era ancora perfettamente chiara l’entità del dramma in cui, in quei giorni, stavamo solo mettendo la punta dei piedi. Come tutti, seguiamo l’evolversi della situazione e tentiamo di collocare il minuscolo tassello che la nostra esperienza associativa rappresenta in questo gigantesco puzzle.
Come tutti, siamo nell’incertezza: le possibilità di riapertura in questa stagione sono ridotte al minimo, più probabilmente azzerate se vogliamo sbilanciarci in un pronostico realista. Non solo, le modalità di riapertura nel futuro, in quella “fase 2” di cui tutti parlano, sono ancora del tutto nebulose. Si riaprirà un giorno, ma in che modo? Con quali vincoli?
L’incertezza maggiore però trascende da elementi oggettivi e dall’estrema emergenza reale del presente, e riguarda qualcosa di molto più profondo del social distancing, degli strumenti di contingenza, della riprogrammazione di questo o quel concerto / iniziativa / corso / incontro: ha a che fare con il senso stesso di un’esperienza sociale come la nostra, con i modelli che ha utilizzato finora e con quelli in cui, volente o nolente, era immersa. Saremo in grado di percorrere una strada di cambiamento, di ripartenza? Non lo sappiamo, ma abbiamo la certezza di volerci provare, certi che gli spazi di incontro possano essere motore di un processo di salvaguardia e futuro rinforzo del senso di comunità, per quanto piccola essa possa essere.
Per farlo, per poter rimanere sul pezzo e provarci, abbiamo bisogno in primo luogo di tutelare e mantenere ciò che negli anni, a costo di grandi fatiche, ci è servito come fondamento: la nostra sede, il Circolo Gagarin, e la nostra organizzazione, basata sul legame per noi inscindibile tra lavoro e volontariato. Abbiamo attivato una raccolta fondi che ci servirà per arrivare un po’ più in là nel tempo, evitando che alcuni di noi si dissanguino economicamente e potendo arrivare agli scenari di domani con più energia possibile, fisica e mentale.
Puoi contribuire partecipando alla raccolta in stile crowdfunding.
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